Papa Francesco: motu proprio “Aperuit illis”, “non separare Sacra Scrittura e Tradizione”. Parola di Dio ci chiama a “misericordia, carità, solidarietà”

Nella Lettera apostolica in forma di Motu Proprio “Aperuit illis”, con la quale istituisce la Domenica della Parola di Dio ogni terza domenica del Tempo ordinario, Papa Francesco mette in guardia dal rischio frequente di “separare tra loro la Sacra Scrittura e la Tradizione, senza comprendere che insieme sono l’unica fonte della Rivelazione. Il carattere scritto della prima nulla toglie al suo essere pienamente parola viva; così come la Tradizione viva della Chiesa, che la trasmette incessantemente nel corso dei secoli di generazione in generazione, possiede quel libro sacro come la ‘regola suprema della fede’”. “Un’ulteriore provocazione che proviene dalla Sacra Scrittura” riguarda “la carità”, sottolinea Francesco, secondo il quale “costantemente la Parola di Dio richiama all’amore misericordioso del Padre che chiede ai figli di vivere nella carità”. Richiamando la parabola del povero Lazzaro, il Papa rilancia la “grande sfida” per tutti noi: “ascoltare le Sacre Scritture per praticare la misericordia”. La Parola di Dio “è in grado di aprire i nostri occhi per permetterci di uscire dall’individualismo che conduce all’asfissia e alla sterilità mentre spalanca la strada della condivisione e della solidarietà”. Il richiamo, infine all’episodio della Trasfigurazione, “simile alla trasfigurazione della Sacra Scrittura che trascende se stessa quando nutre la vita dei credenti”, e alla beatitudine di Maria che “precede tutte le beatitudini pronunciate da Gesù per i poveri”. “Nessun povero – conclude Francesco – è beato perché povero; lo diventa se, come Maria, crede nell’adempimento della Parola di Dio”.

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