Sono finora 7.521 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno, di cui 2.386 nel solo mese di settembre. Rispetto agli anni scorsi, si è registrata una diminuzione delle persone arrivate in Italia via mare del 64,23% sul 2018 (furono 21.024) e del 92,87% sul 2017 (105.417). Il dato è stato diffuso oggi dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.
Considerando il mese di settembre, 9 sono state le giornate in cui si sono superate le 100 persone sbarcate registrate: è successo il 1° (121), il 2 (315), il 14 (279), il 15 (103), il 18 (223), il 20 (137), il 24 (184), il 28 (109) e il 29 (280). Otto invece le giornate settembrine in cui non è stata registrata alcuna persona sbarcata.
Degli oltre 7.500 migranti sbarcati in Italia nel 2019, 2.087 sono di nazionalità tunisina (28%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Pakistan (922, 12%), Costa d’Avorio (864, 11%), Algeria (723, 10%), Iraq (582, 8%), Sudan (344, 5%), Bangladesh (259, 3%), Iran (188, 3%), Guinea (187, 2%) e Marocco (132, 2%), a cui si aggiungono 1.233 persone (16%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.
Sono stati 905, invece, i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare. Il dato, aggiornato al 23 settembre, mostra un deciso calo rispetto ai minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane lungo tutto il 2017 (15.779) e il 2018 (3.536).
Per quanto riguarda la presenza di migranti in accoglienza, i dati parlano di 99.599 persone su tutto il territorio nazionale di cui 487 negli hot spot, 74.438 nei centri di accoglienza e 24.674 nei centri Siproimi. La Regione con la più alta percentuale di migranti accolti è la Lombardia (14%), seguita da Emilia Romagna (10%), Lazio e Piemonte (9%), Campania (8%), Veneto, Toscana e Sicilia (7%).