Pellegrinaggi a Lourdes: mons. Bressan (Unitalsi), “portare gioia e coraggio nelle nostre case e città”

(da Lourdes) “Il coraggio e la speranza sono i due sentimenti che volontari e ammalati hanno sperimentato in questo pellegrinaggio. Abbiamo voluto ribadire che gli ammalati per noi non sono un peso. Sono parte attiva della Chiesa e la loro missione è più pesante di chi viene qui per spendersi per gli altri”. Lo dice l’assistente nazionale dell’Unitalsi, mons. Luigi Bressan, al termine del pellegrinaggio nazionale che si conclude oggi a Lourdes. Secondo l’arcivescovo, si è trattata di “un’occasione per approfondire il messaggio di Maria vissuto da santa Bernadette”. Riferendosi ancora agli ammalati, il presule ribadisce che “queste persone ci trasmettono un grande coraggio e fiducia”. Nell’omelia della celebrazione conclusiva del pellegrinaggio, che ha presieduto stamani, mons. Bressan ha invitato i fedeli presenti a “ripartire con un cuore incoraggiato, più sereno e più leggero”. Tornando a casa “ci sentiremo tutti parte di una Chiesa in cammino, in uscita, come ci invita Papa Francesco”. Il mandato dell’assistente è quello di “portare la gioia e il coraggio nelle nostre case e nelle nostre città”. Poi, l’attenzione al tema pastorale del santuario mariano per il prossimo anno, cioè l’Immacolata. “L’Immacolata non è qualcosa che sta fuori dal mondo. Maria è diventata grande rispondendo allo Spirito Santo. Maria è venerata nel mondo musulmano, in quello ebraico, i protestanti stanno riscoprendo la Vergine. Pensiamo che il Paese che venera di più Maria sia l’Italia invece è l’Etiopia. Alla luce di ciò i pellegrini possono riconoscere anche le cose grandi che Dio ha fatto per loro e continuare nel cammino”.

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