Diocesi: lettera ai giovani di mons. Pellegrini (Concordia-Pordenone), “protagonisti nella comunità”

Mons. Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone

“Facciamo fatica ad agganciare gli under18 alla vita di comunità, alla parrocchia, a meno che non appartengano alle associazioni”, afferma mons. Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone, intervistato dal settimanale diocesano “Il popolo”. “I giovani con cui ho parlato dicono che vogliono sentirsi di più protagonisti. E infatti in parrocchia non ci sono. Però in altri posti, che io nella lettera definisco ‘terre’, i giovani vanno. Le ‘terre’ sono: la scuola, lo sport, la musica, la politica, l’ambiente”. Il vescovo aggiunge: “Il giovane è aperto, non parte con steccati. La sua freschezza ci fa incontrare un Dio che non è vecchio, ma giovane. I giovani capiscono al volo, osano rischiare, si buttano. E se anche questo è al contempo una possibile fragilità, è pure la loro ricchezza”. Ancora: “Invito i sacerdoti a non aver paura ad usare qualche loro linguaggio nelle attività formative o nella liturgia stessa, per una attiva e fruttuosa partecipazione dei giovani. L’obiettivo è che si sentano protagonisti. E le parole ‘attiva e fruttuosa partecipazione’ vengono da lontano, vengono dal Concilio”.

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