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(Bruxelles) “Sono stato da sempre un europeista convinto”. Cominciano così le risposte che Paolo Gentiloni, commissario designato agli affari economici e monetari, fornisce all’Europarlamento, di fronte al quale sarà in audizione il 3 ottobre. “Sono nato in un momento in cui i Paesi d’Europa stavano forgiando una nuova relazione per sostituire la guerra e la distruzione che affliggevano il nostro continente nel corso della nostra storia. È nella città della mia nascita [Roma] che è stato firmato il trattato che ha lanciato la Comunità economica europea. Da allora Roma è stata la mia casa e con essa il progetto europeo ha sempre fatto parte della mia coscienza politica”.
Gentiloni, dopo essersi presentato, risponde a 7 domande, principalmente centrate sui temi economici. Nove le pagine delle sue risposte, in inglese. Ricorda il suo lavoro come giornalista politico, poi l’impegno nell’amministrazione pubblica, in parlamento, come ministro e come capo del governo italiano. “In questi ruoli, sono stato, ovviamente, un frequente visitatore di Bruxelles e questo ha ulteriormente rafforzato la mia convinzione che i nostri Paesi possano prosperare solo se prospereremo insieme”. “In qualità di primo ministro nel marzo 2017 ho avuto il privilegio di organizzare le celebrazioni del 60° anniversario dei Trattati di Roma. Raggiungere un consenso tra i capi di Stato e di governo europei e le istituzioni dell’Ue è stato un risultato importante”.