Politica: card. Bassetti, “non tocca a noi vescovi intervenire direttamente sulle scelte, ma ai laici sì”

“Dovremo essere presenti al nostro tempo, abitare questa nostra Italia. La Chiesa italiana non può rimanere assente o in disparte. La Chiesa non può tacere. Essa ha una responsabilità teologica e storica quanto all’annuncio del Vangelo, all’educazione e alla formazione delle coscienze, all’edificazione della fede cristiana e alla promozione umana”. Con queste parole il card. Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ha preso la parola ieri, alla prima giornata della scuola di formazione e cultura politica organizzata dalla rivista Il Regno e dalla Comunità di Camaldoli presso il monastero casentinese.
“Questa responsabilità della Chiesa – ha proseguito – deve essere esercitata a viso aperto e in maniera accogliente, ospitale. La Chiesa non può e non intende entrare direttamente o formulare opzioni di parte o creare direttamente o indirettamente un proprio strumento partitico. Essa può chiamare a raccolta tutte le coscienze, a cominciare da quelle dei credenti, invitando tutti a una nuova stagione di responsabilità personale attorno a valori fondamentali”. Infatti, ha concluso, “non tocca a noi vescovi intervenire direttamente sulle scelte politiche, ma ai laici sì, nuovamente, con nuova maturità, preparazione, consapevolezza, responsabilità e vorrei dire libertà!”.
A questo primo percorso di cultura politica, intitolato “Alle radici della crisi attuale. Rivoluzioni e totalitarismi”, partecipano 200 persone, provenienti da tutte le diocesi italiane. La scuola prosegue fino a domenica con le lezioni, tra gli altri, di Ilvo Diamanti, Anna Foa, Claudia Mancina, Vera Gheno, Sabino Cassese e il card. Walter Kasper.

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