Pellegrinaggi a Lourdes: Diella (Unitalsi), “trasformare la tentazione del potere nella gioia del servizio”

(da Lourdes) “Ognuno di noi si senta chiamato a essere un ‘fabbricante’ di pace anche dopo tanti anni”. Lo ha auspicato il presidente dell’Unitalsi, Antonio Diella, rivolgendosi a tutti i membri dell’associazione al termine della processione mariana “aux flambeaux”, che si è svolta ieri sera nell’esplanade del santuario di Lourdes, nell’ambito del pellegrinaggio nazionale. Dal presidente l’invito ad “accogliere la sfida di Lourdes insieme”, a “correre il rischio di amare senza rinunciare mai, perché vogliamo essere felici”. “Vogliamo trasformare la nostra Unitalsi in un luogo di felicità e di pace – ha aggiunto -. Vogliamo restare fedeli a questo cammino di pellegrinaggio dove non ci sono spettatori né grandi registi, ma solo persone uniche e irripetibili anche se segnate dal dolore e dalla difficoltà, sempre capaci di far risuonare il canto della gioia e della fede”. Ripartendo da Lourdes per tornare in Italia l’impegno affidato ai pellegrini da Diella è quello di andare a dire che “Lourdes, la grotta, il suo santuario sono sempre il luogo di uno straordinario incontro con la bellezza che cambia la vita”. “Andiamo a dire che abbiamo la grande occasione di impegnarci insieme a costruire un’associazione carica di gioia. Andiamo a dire che Dio è presente nei piccoli, in chi soffre e in chi costruisce la pace e la giustizia”. Infine, il presidente nazionale dell’Unitalsi si è soffermato sul “compito di ciascuno di noi”, cioè quello di “trasformare la tentazione della tristezza e del potere nella gioia del servizio, dell’umiltà e della fede vera e appassionata”.

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