Parlamento europeo: “quasi giunti alla parità di genere a livello Ue”. In ritardo parlamenti nazionali, mondo dell’economia e della finanza

(Bruxelles) “Il Parlamento europeo rappresenta l’uguaglianza di genere, ma le donne continuano a essere sottorappresentate in politica e nella vita pubblica a livello locale, nazionale ed europeo”: è il Parlamento stesso che si auto-esamina nella prospettiva della parità di genere attraverso alcuni dati e infografiche. Lo sforzo verso la parità c’è, come dimostra il fatto che la percentuale di donne sedute in emiciclo è andata crescendo negli anni: nel 1979 erano il 15,2%, nel 2019 sono state elette il 40,4% di eurodeputate con un trend sempre in crescita. L’aula di Strasburgo ha comunque una rappresentanza femminile “superiore alla media mondiale e a quella Ue” di donne nei parlamenti nazionali. Anche la presenza di donne nei “top job” del Parlamento cresce: nella nuova legislatura, otto dei 14 vicepresidenti sono donne, così come 12 dei 22 presidenti di commissione. Bene anche per quanto riguarda la Commissione europea: non solo si avrà per la prima volta una donna alla presidenza, ma l’equilibrio di genere sembra salvaguardato nella sua composizione. Il mondo dell’economia invece fatica a tenere il passo, perché gli uomini continuano a dominare banche centrali e ministeri delle finanze. Però l’Europa tiene il passo, con la nomina di Christine Lagarde a presiedere la Banca centrale europea.

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