Friday for future: Ungaro (Save the Children), “fame, povertà, divario sociale, conflitti e migrazioni sono i risultati dei cambiamenti climatici in atto”

“Fame, povertà, divario sociale, conflitti e migrazioni forzate sono i risultati più concreti di quello che sta accadendo in tutto il mondo e a farne le spese sono sempre i più piccoli e vulnerabili, i bambini”. Lo afferma Filippo Ungaro, direttore della comunicazione di Save the Children. “Bisogna agire ora – aggiunge –, perché salvare il pianeta significa salvare il futuro dei bambini. Non possiamo aspettare oltre e non avremo un’altra possibilità per fermare tutto questo, ciascuno deve fare la propria parte”. Anche Save the Children ha aderito al Global Strike for future che si è tenuto oggi in oltre 180 città italiane. Save the Children aderisce inoltre all’iniziativa lanciata da Asvis sui Saturdays for future, attraverso laboratori sulle corrette abitudini di consumo dedicato alle mamme nei progetti dell’Organizzazione a Milano. Secondo i dati di Save the Children sono quasi 40 milioni i bambini che hanno dovuto lasciare la scuola a causa di catastrofi ambientali come inondazioni, siccità, terremoti, frane e uragani. Un’interruzione che spesso dura mesi o addirittura anni, rendendoli vulnerabili ad abusi come il lavoro minorile, la violenza di genere, il matrimonio precoce e la tratta.

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