Argentina: presentato a Buenos Aires libro sui movimenti popolari. Mons. Carrara, “ne abbiamo bisogno per una patria migliore”

Il vescovo ausiliare di Buenos Aires, mons. Gustavo Carrara, insieme ad alcuni leader sociali argentini, ha presentato mercoledì a Buenos Aires il libro “La irrupción de los Movimientos Populares. ‘Rerum novarum’ de nuestro tiempo” (“L’irruzione dei movimenti popolari. “Rerum novarum” del nostro tempo”), realizzato dalla Pontificia Commissione per l’America Latina. L’opera ha la prefazione del Papa ed è costituita da 12 capitoli, scritti tra gli altri da padre Michael Czerny, lo stesso mons. Carrara, il leader sociale argentino Juan Grabois, Eduardo Valenzuela Carvallo, Thomas Leoncini, Rodrigo Guerra López, Rocco Buttiglione, Gianni La Bella, Alberto Molina, Silvina Perez.
Mons. Carrara ha espresso la sua gioia nel poter condividere con i presenti la presentazione di questo libro “che mi tocca davvero il cuore”. E ha aggiunto: “Francesco, visitando una baraccopoli in Kenya, ha affermato che ‘il percorso di Gesù è iniziato nelle periferie e va dai poveri e con i poveri verso tutti’. Francesco parte dal Vangelo di Gesù, sceglie di guardare a partire da lì”. Secondo il vescovo ausiliare, “per una patria migliore abbiamo bisogno dei movimenti popolari, che hanno proposte, perché lo Stato deve dialogare con una comunità, lo Stato non può esternalizzare tutto, ma neppure può comprimere una comunità, quella comunità può offrire percorsi di soluzione molto concreti”.
Nell’occasione è stato proiettato un video del segretario uscente della Pontificia Commissione per l’America Latina, Guzmán Carriquiry Lecour: “Prima di Papa Francesco, non c’era visibilità dei movimenti popolari, è una delle sue magnifiche intuizioni e percezioni socio-culturali”.
Commenta il sindacalista e leader sociale Juan Grabois: “È stato un incontro molto emozionante, con la presenza di compañeras e compañeros che combattono da anni per la loro dignità: cartoneros, venditori ambulanti, contadini, residenti in quartieri popolari, lavoratori di aziende recuperate, leader sociali, sindacati, studenti, militanti, pastori. Ognuno poteva esprimere, dalla diversità che ci caratterizza – ideologica, religiosa, sociale, politica -, come Francesco e gli Incontri dei movimenti popolari stessero arricchendo la nostra visione del mondo, rafforzando l’opzione preferenziale per i poveri”.
Cristiano Morsolin, esperto diritti umani in America Latina, commenta al Sir: “Papa Francesco insiste sulla soggettività politica dei movimenti popolari, che in varie occasioni si sono incontrati con il Papa sia in Vaticano sia a Santa Cruz (Bolivia) e in Messico, frontiera con gli Usa. Questo dibattito in Argentina apre il confronto sul ruolo dell’economia sociale per la trasformazione e contro la cultura dello scarto in un Paese molto vicino alle prossime elezioni presidenziali”.

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