Svizzera: Caritas, “le banche con i loro investimenti contribuiscono al riscaldamento globale”

“Le attuali proposte non saranno sufficienti per raggiungere gli obiettivi” dell’accordo di Parigi e “le banche svizzere, le compagnie assicurative e i fondi pensione stanno contribuendo con i loro investimenti globali alla tendenza verso un riscaldamento da quattro a sei gradi”. La denuncia arriva dalla Caritas elvetica, alla conclusione delle decisioni del Consiglio degli Stati in materia di norme sulle emissioni di CO2. Mancano anche “i contributi della Svizzera ai Paesi più poveri e alle persone che soffrono molto più di noi per le terribili ripercussioni dei cambiamenti climatici”. “Alcuni consiglieri di Stato sembrano non aver ancora capito quanto sia drammatica la situazione”, critica la Caritas in una nota, puntando il dito contro la decisione del Consiglio dei giorni scorsi di acquistare “nuovi aerei caccia del valore di sei miliardi di franchi”, mentre, “contrariamente agli impegni assunti”, “non è ovviamente ancora pronto a fornire fondi nuovi ed essenziali per la protezione del clima e le misure di adattamento”. La Caritas ripone la sua fiducia nel Consiglio nazionale che uscirà dalle elezioni di ottobre e che potrà migliorare questa legge sul clima. Intanto la Svizzera scende in piazza, sabato 28 settembre, per un evento nazionale sul clima e una chiara richiesta a Berna: maggiore responsabilità politica per il clima in Svizzera e nel mondo.

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