Povertà: Bonechi (Caritas Firenze), “sono soprattutto gli italiani a trovarsi in una situazione di indigenza”

“Questo lavoro promuove valori e stili di vita che mirano a costruire un’alternativa all’aridità culturale del nostro tempo. Cultura significa infatti trasmettere speranza, come ha sottolineato il Papa nel messaggio per la terza Giornata mondiale dei poveri che si terrà domenica 17 novembre”. Lo ha dichiarato Riccardo Bonechi, direttore della Caritas di Firenze, durante la presentazione del Rapporto diocesano sulle povertà 2019 “Semi di carità”, a cura dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse.
Lo studio, che nasce da una collaborazione con l’Istituto degli Innocenti, raccoglie i dati della rete dei 36 centri di ascolto territoriali e delle strutture della Fondazione solidarietà Caritas. Tra i presenti, il card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, don Fabio Marella, vicedirettore della Caritas diocesana, e Giovanni Palumbo, direttore generale degli Innocenti.
“Il rapporto sulle povertà – ha sottolineato – dopo alcuni anni di pausa, è stato fortemente voluto dalla nostra Caritas. Crediamo infatti che con un’analisi attenta dei problemi, si possa essere vicini a chi si trova in difficoltà”.
Bonechi ha poi fatto notare come dalla ricerca emerga un dato in controtendenza rispetto al passato: A trovarsi in difficoltà sono soprattutto gli italiani. “L’unica strada per arginare questo fenomeno – ha affermato – è lavorare in maniera sempre più stretta con le Istituzioni, per costruire dei progetti di emancipazione personalizzati”. “Si tratta di voler discernere, proprio come il tema che abbiamo proposto quest’anno nei Vicariati, e di educare ad un’integrazione dei poveri piena e condivisa”, ha concluso.

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