Cinema: morto a 82 anni padre Virgilio Fantuzzi, sacerdote studioso del cinema. Il ricordo di don Maffeis (Ucs) e Giraldi (Cnvf)

“Era anzitutto un sacerdote, animato da una profonda preparazione culturale; ha svolto il suo ruolo di pastore nella comunità utilizzando l’arte cinematografica. Il cinema era il territorio che aveva scelto e in cui si muoveva con grande slancio e disinvoltura, facendosi tramite tra lo schermo e la comunità. Ci ha insegnato infatti a conoscere meglio la poetica di grandi autori come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini ed Ermanno Olmi”. Così don Ivan Maffeis, sottosegretario della Cei e direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, commenta al Sir la notizia della morte di padre Virgilio Fantuzzi avvenuta oggi, martedì 24 settembre, all’età di 82 anni.
Fantuzzi, nato a Mantova nel 1937, era entrato nell’ordine dei Gesuiti nel 1954, divenendo poi sacerdote nel 1969. Studioso di cinema e docente di Analisi del linguaggio cinematografico alla Pontificia Università Gregoriana a Roma, è stato a lungo la penna di cinema della rivista “La Civiltà Cattolica”.
Per Massimo Giraldi, presidente della Commissione nazionale valutazione film della Cei, “a padre Virgilio Fantuzzi va riconosciuto il merito di aver affrontato il cinema come fenomeno artistico e culturale, in anni (dalla metà del XX in poi) di grande fermento e acceso dibattito. Padre Fantuzzi non si è mai sottratto al confronto e al dialogo, che anzi ha sollecitato nelle occasioni in cui ha incontrato registi scomodi e di frattura come Fellini e Pasolini”. Proseguendo, Giraldi ha aggiunto: “Con alcuni grandi autori Fantuzzi ha instaurato dei rapporti di profonda umanità, portando sempre una testimonianza viva e acuta del Vangelo”.

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