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Ue: Tuppurainen (Consiglio), interferenze straniere e fake news minacciano la democrazia. Unione e Stati devono tutelare i cittadini

(Strasburgo) Il problema esiste e occorre agire. Interferenze straniere nella politica e nelle elezioni e disinformazione nei processi democratici nazionali ed europei mediante il web sono argomenti ampiamente avvertiti e denunciati da tempo in sede Ue. Se ne ha conferma in questi giorni: il tema viene discusso a Strasburgo fra rappresentanti del Parlamento, della Commissione e del Consiglio Ue. Per giovedì 19 settembre è attesa la votazione di una risoluzione parlamentare. Tytti Tuppurainen, ministro per gli affari europei del governo finlandese (la Finlandia presiede in questo semestre il Consiglio dei ministri Ue), ribadisce che “forze esterne” e fake news “minacciano la stabilità dei sistemi politici degli Stati membri, influenzano il voto, mettono in pericolo le libertà e la coesione europea”. Spiega le azioni messe in campo dall’Unione: nel dicembre 2018 la Commissione europea ha pubblicato un Piano d’azione contro la disinformazione e, nel marzo di quest’anno, il Parlamento ha adottato una risoluzione che indica Russia, Cina, Iran e Corea del Nord come le principali fonti di disinformazione in Europa; è stato istituito un “sistema di allerta rapido” e coinvolti i grandi operatori del web in azioni di contrasto alla disinformazione e ai discorsi di odio. Tuppurainen parla anche della necessità di “accrescere la resilienza rispetto a queste minacce”. “Ue e Stati membri devono agire per proteggere la libertà e la democrazia, ma è chiamata in causa anche la società civile”: si tratta, ad esempio, di accrescere sul piano culturale e digitale il “protagonismo informativo” degli stessi cittadini.

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