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Ue: Commissione, contro fake news e minacce alla democrazia mobilitarsi sul piano tecnologico e con educazione al digitale

(Strasburgo) Sul tema delle interferenze straniere nei processi democratici e nelle elezioni in Europa il dibattito è all’ordine del giorno a Strasburgo. Secondo la commissaria ceca Vera Jourova (con deleghe alla giustizia e tutela dei consumatori) le recenti elezioni del Parlamento europeo “non hanno evidenziato specifici e sistemici attacchi informatici”, ma resta il fatto che “il nostro sistema democratico è minacciato da attori esterni, che possono influenzare la libertà dei cittadini, le scelte dei consumatori attraverso i comportamenti individuali e collettivi, e dunque le nostre economie, il rapporto tra cittadini e scienza” (come nel caso dei vaccini). “Occorre per questo affrontare il nodo della disinformazione e al contempo favorire l’attività dei media”. Il collega britannico Julian King (commissario all’unione della sicurezza) conferma che “sono numerose le azioni che ci vengono segnalate sul piano della disinformazione”. Espone un esempio: durante l’ultima campagna elettorale per le europee, in Germania la promozione on line di un solo partito (non lo cita) ha portato quella forza politica ad apparire nell’80% dei messaggi social attraverso 80mila profili social, molti dei quali rivelatisi falsi. Quattro le strade intraprese o da perfezionare: rafforzare il sistema di allarme rapido mediante una cooperazione transfrontaliera fra tutti i soggetti interessati; mobilitare una comunità di analisti, ricercatori e programmatori per comprendere meglio il fenomeno; proseguire la collaborazione sul piano etico e operativo con le gradi piattaforme per contrastare le fake news; “promuovere tra i cittadini una più efficace educazione ai media e ai nuovi strumenti e linguaggi digitali”

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