Acli: Pagnoncelli (Ipsos), “eccesso di enfasi sulla comunità in senso difensivo, di chiusura”

(Bologna) “Mi spaventa un eccesso di enfasi sul tema della comunità quando l’accezione è difensiva, di chiusura, di muro. Vale la pena di ricordare quello che diceva La Pira: ‘gli unici animali che hanno un guscio sono quelli senza spina dorsale’. La spina dorsale è l’identità che abbiamo che ci deve rendere forti, capaci di aprirci nei confronti della diversità, senza paura”. Lo ha detto questa mattina Ferdinando Pagnoncelli, amministratore delegato di Ipsos Italia, nell’ambito della giornata conclusiva del 52° Incontro nazionale di studi delle Acli, a Bologna.“Gli italiani hanno un’attitudine a guardare spesso nello specchietto retrovisore, immaginando che il passato fosse migliore, hanno nostalgia. Non è esattamente così – ha spiegato Pagnoncelli -. In presenza di disuguaglianze crescenti e di una inaccettabile livello di povertà assoluta e relativa cresciuta nel nostro Paese ci sono tante cose che funzionano: non abbiamo mai avuto un reddito procapite così elevato, un’età della vita così elevata, progressi scientifici e tecnologici”. La soluzione indicata è riflettere sull’Italia che funziona, “sull’attenzione per l’ambiente degli ultimi 6 anni, su un capitale sociale enorme con più di 6 milioni di persone che svolgono regolarmente volontariato e 340 mila associazione no profit”. Per uscirne, ha concluso Pagnoncelli, “la politica deve smetterla di seguire i sondaggi per definire l’agenda, è una rinuncia, una politica che abdica”. L’invito è a “mettere al centro la questione identitaria, due italiani su tre pensano che sono più le cose che ci dividono rispetto a quelle che ci uniscono”, a “provare a valorizzare le tante cose positive che ci sono nel nostro Paese. E poi essere consapevoli delle nostre responsabilità: basta con l’idea che la colpa sia solo della classe dirigente, della politica”.

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