Società: Borgomeo (Fondazione con il Sud), “con cultura si costruisce un nuovo umanesimo”

La “cultura come leva per provocare lo sviluppo dei territori”. Ne ha parlato, oggi, Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, in occasione della presentazione a Roma del progetto “La Cultura è Capitale”, nato dalla collaborazione tra Ambasciata di Spagna e Fondazione con il Sud. L’obiettivo è suscitare una riflessione sull’idea di Europa, sottolineando l’importanza della cultura come strumento di coesione sociale e sviluppo della società. La cultura come fondamento del progetto europeo si rivela nell’esistenza di una radice comune che l’Italia e la Spagna condividono in modo significativo, soprattutto nel Sud Italia “Dalla nostra quotidiana esperienza – ha evidenziato Borgomeo – emerge con forza una constatazione: quando in aree segnate da forti marginalità economiche e sociali si rafforzano processi di coesione sociale e di fermento culturale, si produce una miscela esplosiva, il cui impatto va oltre la dimensione culturale e provoca il cambiamento. Si costruisce un nuovo umanesimo e un nuovo paradigma dello sviluppo, in cui le dinamiche comunitarie, il welfare, la cultura, il protagonismo dei giovani sono premesse irrinunciabili. I Quartieri spagnoli a Napoli, Matera Capitale della Cultura e Messina, con le innovazioni sociali apportate dalla Fondazione di Comunità, sono solo alcuni di questi esempi presenti al Sud, anche se spesso poco raccontati”.
Il programma di eventi, organizzato in occasione della nomina di Matera come Capitale culturale europea nel 2019, ha già fatto tappa a Napoli, con la firma di un accordo tra l’Ambasciata e la Fondazione Foqus, per collaborare a progetti culturali nei Quartieri spagnoli. Il prossimo 24 settembre a Matera sarà inaugurata la mostra “La Cultura è capitale”. Sempre a Matera, un laboratorio, un festival del cinema spagnolo e un concerto. A Messina, dopo un festival del cinema spagnolo e un concerto a lusglio scorso, a novembre il programma prevede una mostra fotografica e di sculture intitolata “Miradas Cruzadas”. A Roma, avrà un ruolo di primo piano la riflessione teorica, che si svolgerà attraverso le cosiddette “chiacchierate” ispano-italiane e un dibattito sulla politica culturale contemporanea nelle città italiane e spagnole.

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