Siria: a Maarat Saidnaya il IV Meeting della gioventù siriaca

Domande sull’aborto, l’eutanasia, la donazione di organi. Ma anche sulle strade da seguire per confessare il nome di Cristo e testimoniarlo nella Siria devastata dalla guerra. Sono queste le richieste che ragazzi e ragazze siriani, appartenenti alla Chiesa siro-ortodossa, hanno espresso nel confronto avuto mercoledì 11 settembre con il Patriarca Ignatius Aphrem II, nella cornice del IV Meeting della gioventù siriaca (IV Suryoyo Youth General Gathering in Syria), in corso a Maarat Saidnaya, presso il monastero di Sant’Efrem (27 km a nord di Damasco). Il Patriarca, riferisce l’agenzia Fides, ha invitato tutti a seguire la guida di Gesù e a coltivare la propria appartenenza alla Chiesa siro-ortodossa, coinvolgendosi anche in opere di carità rivolte ai propri connazionali, alle prese con le difficoltà e i problemi che affliggono il Paese stravolto di lunghi anni di conflitto. Durante i giorni del meeting, inaugurato martedì 10 settembre con una celebrazione curata dai gruppi scout del Patriarcato siro-ortodosso, centinaia di partecipanti al raduno hanno potuto raccogliere informazioni anche sulle iniziative ispirate dal Patriarcato di Antiochia dei siro-ortodossi per custodire il patrimonio della lingua e della cultura siriaca, oltre che sulle attività accademiche già messe in campo dalla Università siriana di Antiochia (Antioch Syrian University, il nuovo Ateneo inaugurato nel novembre 2018 a Maarat Saidnaya su input della del Patriarca Aphrem II). Nel suo discorso inaugurale, il patriarca Aphrem II aveva anche ripetuto che i cristiani in Siria “sono fortemente radicati nel loro Paese”, e sono grati di vivere nelle terre dove Gesù stesso ha camminato nel corso della sua vicenda terrena.

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