Santa Sede-Israele: mons. Camilleri (nunzio), “Accordo fondamentale ha aperto nuova era. Portare a termine impegni assunti”

“L’Accordo fondamentale firmato il 30 dicembre 1993 tra Israele e la Santa Sede ha aperto una nuova era nelle nostre relazioni bilaterali. Auspico che possiamo continuare nel cammino di amicizia e di fiducia reciproca per rafforzare le relazioni e portare a termine i nostri impegni assunti nonché la missione affidataci”. Lo ha detto mons. Antoine Camilleri, già Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, e nominato nunzio apostolico lo scorso 3 settembre da Papa Francesco, partecipando ieri pomeriggio ad un incontro promosso dall’Ambasciata di Israele presso la Santa Sede nell’ambito dell’emissione congiunta di un francobollo celebrativo dei 25 anni di relazioni diplomatiche tra i due Stati. Francobollo, presentato ieri al Papa, che riporta impresse le immagini della “chiesa di san Pietro e la sinagoga di Cafarnao in Galilea”. “Il francobollo è uno strumento pensato per facilitare le comunicazioni e per rimanere in contatto, malgrado le distanze – ha affermato il nunzio -. Esso ha un valore anche simbolico, un segno che attraversa i confini e testimonia un rapporto che si sviluppa col passare degli anni. Ricordare la città di Pietro, Cafarnao, e Roma, l’altra città di Pietro, ci unisce perché ci riporta nella storia dell’eredità comune, alle radici. È lo stesso successore di Pietro che ci ricorda che siamo tutti fratelli, che apparteniamo ad un’unica famiglia, la famiglia di Dio che ci accompagna e ci protegge come suo popolo come il Papa ha ricordato nella sua visita alla sinagoga di Roma il 17 gennaio del 2016”. Un auspicio condiviso dall’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Oren David, che nel suo saluto ha sottolineato “l’amicizia tra Israele e Santa Sede e tra ebraismo e cristianesimo” e ricordato “il legame profondo che ci unisce grazie alle nostre radici comuni e i nostri comuni ideali. In questi 25 anni – ha concluso – abbiamo camminato insieme lungo un percorso di riavvicinamento intensificando le nostre relazioni e la nostra amicizia”. Dall’ambasciatore è giunto anche un ringraziamento a mons. Camilleri per il contributo offerto “con amicizia e professionalità” al rafforzamento delle relazioni bilaterali.

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