Pietro Mennea: il record sui 200 metri compie 40 anni. Berruti (ex velocista), “una delle immagini più belle del nostro Paese”

Quarant’anni fa Pietro Mennea stabiliva il record del mondo sui 200 metri piani. Il 12 settembre 1979, a Città del Messico, sono le 15.20 (le 23.20 in Italia) ed è la settimana delle Universiadi. La “Freccia del Sud”, sfruttando l’altitudine di 2.248 metri e il vento a favore (+1.8 m/s) corre i 200 in 19”72, stabilendo il record del mondo per quasi 17 anni, fino al 19”66 di Michael Johnson ad Atlanta nel 1996. Tuttavia, a distanza di quarant’anni, resta ancora record europeo imbattuto. “Le condizioni di Pietro e climatiche hanno fatto in modo che corresse la ‘gara perfetta’ – ha detto al Sir Livio Berruti, ex velocista italiano, campione olimpico dei 200 metri piani ai Giochi olimpici di Roma 1960 -. Il senso dello sport è proprio questo: competere per vincere, e Mennea ne è stato un esempio”. “È rarissimo – ha spiegato – che un record duri quasi venti anni. E anche se battuto, per noi tutti resterà sempre il ‘record’”. Ricordando poi quegli anni, Berruti ha evidenziato come per lungo tempo lo sport sia stato “una delle immagini più belle del nostro Paese” e come anche oggi ci sia bisogno di attingere ai valori dello sport per “dare con nuovo slancio un’immagine più bella dell’Italia”.

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