Missione: Perroni (teologa), “l’ambito missionario è sempre stato spazio di ispirazione dello Spirito e libertà nello Spirito”

“Ruach nella Genesi si colloca tra creazione, ispirazione e profezia, è un termine che ha un ampio spettro di significati: alito, vento, soffio che porta la vita nelle tenebre vuote del cosmo”. Lo ha spiegato, oggi pomeriggio, Marinella Perroni, docente di Nuovo Testamento al Marianum di Roma, autrice di numerosi testi e già presidente del Coordinamento delle teologhe italiane, approfondendo la tematica del battesimo nella sua relazione “Secondo la Ruach (Spirito) di Dio, la sapienza battezza il mondo” alle Giornate nazionali di formazione e spiritualità missionaria promosse ad Assisi da Missio e dall’Ufficio nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese. Ruach, ha precisato la teologa, indica il “luogo dell’interiorità che produce la forza vitale, è la potenza e la saggezza di Dio che genera l’uomo. In ebraico la parola ruach è di genere femminile e rimanda alla vita prenatale”. È la scintilla che ha dato ordine all’universo, è una accezione che suggerisce il femminile di Dio in quanto forza creatrice correlata alla maternità. C’è un’altra parola che suggerisce la dimensione femminile del Dio biblico ed è hokma, ovvero sapienza e “ha a che fare con l’ordito quotidiano dentro il quale la vita degli esseri umani prende forma, è la ‘scienza della vita’ finalizzata alla capacità di vivere e riflettere sulla vita stessa”. Questi e molti altri aspetti della teologia sapienziale del femminile divino vengono alla luce nel Nuovo Testamento, dove il battesimo non è stato mai negato alle donne e la diffusione del Vangelo è sempre stata portata avanti da uomini e donne senza differenze. “L’ambito missionario è sempre stato spazio di ispirazione dello Spirito e libertà nello Spirito”, ha concluso Perroni.

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