Disabilità: Fish, “da governo Conte ci aspettiamo maggiore attenzione. Molte le questioni aperte finora disattese”

“Ci aspettiamo” che “l’attenzione alla disabilità trovi ancora maggiore espressione nel programma che verrà elaborato con le forze politiche della nuova maggioranza, orientando concretamente l’azione governativa e, vogliamo sottolinearlo, stimolando anche quella parlamentare”. È quanto afferma la Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) in un comunicato, commentando il primo intervento del premier incaricato Giuseppe Conte. Facendosi portavoce di milioni di persone con disabilità che con i loro familiari vivono in Italia senza avere ancora trovato “adeguate e strutturali risposte”, la Federazione ritiene che i riferimenti all’inclusione e al superamento delle disparità riguardino anche la disabilità, “peraltro schiettamente richiamata dal presidente incaricato”.  “In questo senso – prosegue il comunicato – non va interrotto il percorso iniziato con l’istituzione del ministero per le Disabilità e la Famiglia, ma anzi ne va ridisegnato il ruolo” per rafforzarlo affinché diventi “cabina di regia e di monitoraggio affinché tutte le politiche – tutte, non solo quelle di ‘settore’ – assumano sempre come rilevante la disabilità che riguarda milioni di persone”. Tra le questioni aperte la revisione dei criteri per il riconoscimento delle disabilità funzionali all’inclusione e ai progetti personali; le misure e i servizi per il sostegno alla buona occupazione e al mantenimento del posto di lavoro; i supporti per i caregiver familiari; le misure per favorire la vita indipendente, il diritto all’autodeterminazione, le pari opportunità; i sostegni e i servizi per l’abitare; il miglioramento dell’inclusione scolastica; l’accesso ai diritti e alla partecipazione civile; gli interventi per migliorare la mobilità, l’accessibilità e la qualità dei luoghi e dei servizi; il diritto alle cure migliori, all’abilitazione, alla diagnosi; il contrasto alla discriminazione plurima ad iniziare dalle condizioni di vita delle donne e delle ragazze con disabilità; il contrasto deciso all’impoverimento derivante dalla disabilità. “Un’indicazione – sostiene la Fish – il nuovo Governo ce l’ha già: è il Programma d’azione biennale approvato nel 2017 ma ancora lettera morta”. Di qui l’auspicio che “queste istanze preliminari e indispensabili a quell’equità e inclusione” invocate da  Conte siano “accolte e sviluppate” dalle forze politiche.

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