Perdonanza Celestianiana: card. Bertello, “invito pressante a lasciarci riconciliare con Dio, ad accoglierlo e riconoscerlo presente nella nostra vita”

“La Perdonanza – lo dice il nome stesso – diventa quindi un invito pressante a lasciarci riconciliare con Dio, ad accoglierlo e riconoscerlo presente nella nostra vita, in una parola, a convertirci a lui, come ci ha ricordato San Paolo. Il Signore ci conosce bene, legge nel profondo del nostro cuore, ci ama così come siamo e si dona a chi è disposto ad aprirgli il cuore”. Lo ha detto, stasera, il card. Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato di Città del Vaticano, nell’omelia della messa stazionale con il rito di apertura della Porta Santa, in occasione della 725ª Perdonanza Celestiniana, nella basilica di Collemaggio a L’Aquila.
Il porporato ha ricordato anche “il Venerdì Santo di dieci anni or sono”, quando furono celebrati i funerali delle vittime del terremoto: “Mi è rimasta impressa nel cuore l’immagine di quelle bare ed il dolore straziante e composto dei familiari delle vittime. Pensavo proprio a quei momenti, mentre leggevo la lettera che Papa Francesco vi ha inviato nell’aprile scorso, assicurandovi della sua vicinanza e della sua preghiera affinché il Signore, nel faticoso cammino della ricostruzione, renda ‘sempre più coesa e creativa la vostra comunità ecclesiale e sociale, facendovi così coraggiosi testimoni di operosa legalità, di fattiva sinergia e di fraterna solidarietà’”.

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