Diocesi: card. De Donatis (Roma), “chiamati a farci piccoli e a ricordarci dei poveri”

“Se siamo a Lourdes, questa piccola cittadina ai piedi dei Pirenei, sconosciuta al mondo fino a poco più di 150 anni fa, è perché siamo chiamati a farci piccoli e a ricordarci dei poveri”. Lo ha detto stamani il vicario del Papa per la diocesi di Roma, il card. Angelo De Donatis, nell’omelia della messa internazionale che ha celebrato a Lourdes, nella basilica Pio X, nell’ambito del pellegrinaggio diocesano. Il porporato ha indicato i tre punti del “cammino dell’umiltà”: scendere, contemplare, rallegrarci. Citando Papa Francesco, il cardinale ha evidenziato anzitutto l'”invito a farci prossimi degli altri”. Poi, ha segnalato come “nello scendere entriamo a contatto con l’umanità per cui occorre avere uno sguardo contemplativo”. “Non significa estraniarci dalla realtà, tutt’altro. Significa accorgerci di ciò che ci sta intorno con la prospettiva della fede, che quindi va oltre il nostro sguardo limitato fatto di giudizi e di pregiudizi, di calcoli e di programmi – ha aggiunto -. Significa mettere il cuore nella realtà che abitiamo, tendendo la mano per accogliere, piuttosto che puntare il dito per giudicare. Solo così possiamo trasmettere la gioia dell’incontro con Dio, la bellezza di una vita comunitaria di famiglia dove si è accolti per quello che si è, con relazioni davvero umane piene di mitezza”. Infine, ricordando le parole di Maria a Bernadette (“Non ti prometto di essere felice in questo mondo, ma nell’altro”), il card. De Donatis ha evidenziato che “il bene che riceviamo e che compiamo è un assaggio del bene che vivremo per sempre”. “Il male che sperimentiamo troverà fine nella gioia dell’eternità”. Al termine della messa, il porporato ha impartito la benedizione ai fedeli presenti da parte di Papa Francesco, come chiestogli dal Pontefice.

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