Colombia: patto per campagna elettorale senza violenza e rispettosa dell’avversario. Tra i firmatari il presidente Duque e gli ex Farc

Per iniziativa del Consiglio nazionale per la pace, la riconciliazione e la coesistenza (Cnprc), presieduto da mons. Héctor Fabio Henao, direttore della Pastorale sociale Caritas colombiana, lunedì scorso si è tenuto un incontro in cui i presidenti di vari partiti politici hanno firmato il “Patto per una cultura politica e nonviolenza nella campagna elettorale”. Il 27 ottobre, infatti, in Colombia si terranno le elezioni dipartimentali (le “nostre” regionali) e comunali. Una simile iniziativa era già stata firmata un anno fa in occasione delle elezioni legislative e presidenziali. Tra i firmatari il presidente della Repubblica, Iván Duque Márquez, e il capo dell’ex guerriglia delle Farc (ora partito politico), Rodrigo Londoño.
Nel loro messaggio alla Cnprc, i leader sottolineano che questo Patto cerca di frenare gli atti di violenza e intolleranza relativi al contesto politico, anche tenendo conto che secondo uno studio realizzato dalla Missione di osservazione elettorale (Moe) e dall’Istituto olandese per la democrazia multipartitica (Nimd), “il livello di violenza contro i pre-candidati è aumentato, anche prima della registrazione ufficiale delle candidature per le elezioni e l’inizio della campagna” elettorale.
Con la firma di questo Patto, le parti “si impegnano a favorire una cultura politica basata sul riconoscimento e il rispetto dell’avversario politico, rifiutano pubblicamente e denunciano alle autorità competenti tutto ciò che minaccia il funzionamento della democrazia e colpisce il partecipazione politica”. C’è poi l’impegno a utilizzare “gli spazi nei media e nei social network in modo responsabile e rispettoso, promuovendo l’esercizio libero e consapevole dei diritti politici di tutti i cittadini, rifiutando qualsiasi atto di intimidazione, coercizione o corruzione elettorale”.

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