Educazione civica: forse già da quest’anno. Kaladich (Fidae), “accompagnare i ragazzi ad una cittadinanza attiva, consapevole e responsabile”

Attesa per oggi la firma del decreto ministeriale che dovrebbe evitare il rinvio dell’insegnamento dell’educazione civica, reintrodotto dalla Legge n. 92/2019, all’anno scolastico 2010-2021. I 12 articoli del provvedimento introducono in ogni scuola di ordine e grado l’insegnamento della materia prevedendo 33 ore annuali (un’ora a settimana) da ricavare nell’ambito dell’attuale monte ore obbligatorio. Tra i contenuti lo studio della Costituzione, delle istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; la storia della bandiera e dell’inno nazionale. Ma anche lo sviluppo sostenibile; l’educazione alla cittadinanza digitale; elementi fondamentali di diritto; educazione e tutela ambientale e sviluppo eco-sostenibile; educazione alla legalità. In un’intervista al Sir, Virginia Kaladich, presidente Fidae (Federazione istituti attività educative che riunisce scuole cattoliche primarie e secondarie), sottolinea l’importanza di “introdurre nella scuola una formazione specifica” per “accompagnare i nostri ragazzi ad una cittadinanza attiva e responsabile offrendo loro strumenti di conoscenza, capacità critica e discernimento per l’azione” promuovendone “una partecipazione consapevole alla vita civile, culturale, sociale e politica. E la scuola è il luogo legittimo per accompagnare gli alunni in questo cammino”. “I fatti di questi giorni – prosegue – ci fanno capire come sia più che mai urgente formare i ragazzi perché sappiano leggere la realtà e siano in grado di agire”. In attesa di sapere se l’insegnamento verrà avviato quest’anno, conclude: “Nel mio istituto abbiamo già deciso tra noi docenti che, anche se non dovesse partire, noi inizieremo lo stesso perché una scuola viva e attiva non può che fare così”.

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