Incendi Amazzonia: vescovi brasiliani, “è l’ora di alzare la voce, Governo adotti provvedimenti seri”

“Assurdi incendi” nell’ambito di “criminose depredazioni in corso in Amazzonia”. Così la presidenza della Conferenza dei vescovi del Brasile (Cnbb) prende posizione sui fuochi che stanno uccidendo vastissime zone della foresta, in una nota diffusa ieri, intitolata “Alzare la voce per l’Amazzonia”. Secondo i vescovi “è urgente che i Governi dei Paesi amazzonici, specialmente il Brasile, adottino provvedimenti seri per salvare una regione determinante per l’equilibrio ecologico del pianeta, l’Amazzonia appunto”. Per i vescovi questa non è l’ora di “deliri e debacle nei giudizi e nei discorsi”. Un riferimento non troppo velato alle parole del presidente Bolsonaro.
“Alzare la voce per l’Amazzonia” è diventato “ormai indispensabile, in opposizione a intenzioni e scelte sbagliate. La gravità della tragedia degli incendi e altre situazioni caratterizzate da irrazionalità e avidità, con grandi impatti locali e planetari, richiedono che la voce sia alzata, in modo costruttivo, sensibilizzando e correggendo le direzioni prese”, osserva la presidenza della Conferenza episcopale. Secondo la Cnbb, “è tempo di parlare, scegliere e agire con equilibrio e responsabilità, in modo che tutti possano assumere la nobile missione di proteggere l’Amazzonia, rispettando l’ambiente, i popoli tradizionali, gli indigeni, di cui siamo fratelli. Se non si prenderà questo impegno – è il monito -, tutti subiranno perdite irreparabili”. In questo contesto, il ruolo del prossimo Sinodo dei vescovi sull’Amazzonia, in programma il prossimo ottobre, “in armonia amorevole e profetica con la chiamata di papa Francesco nell’adempimento del compito missionario e dell’evangelizzazione”, rappresenta “un segno di speranza e una fonte di importanti indicazioni rispetto al dovere di preservare la vita, a partire dal rispetto del creato”.

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