Meeting Rimini: mons. Abou Khazen (Aleppo), “Europa rimuova sanzioni alla Siria”

foto SIR/Marco Calvarese

“La situazione ad Aleppo in questi ultimi tempi è peggiorata. Si bombardano i quartieri civili e ogni settimana si registrano vittime. Solo negli ultimi giorni sono morte 8 persone tra queste tre bambine e due donne. I bambini soffrono moltissimo per questa situazione. Dobbiamo restituire loro una vita per quanto possibile serena se non vogliamo che diventino i prossimi terroristi dell’Isis”. Lo ha detto il vicario apostolico latino di Aleppo, mons. George Abou Khazen, presente oggi al Meeting di Rimini per parlare del progetto “Un nome e un futuro”, promosso insieme al padre francescano Firas Lutfi e al Muftì di Aleppo, Mahmoud Akam. La presenza del vicario a Rimini è stata anche l’occasione per fare il punto sulla guerra in Siria. Dal 30 aprile si combatte ad Idlib, roccaforte dell’opposizione, dove proseguono i bombardamenti degli aerei militari siriani. Si contano numerosi civili morti, 38 invece le vittime tra ribelli, jihadisti e militari del regime. “La situazione a Idlib – ha detto il vicario – è complessa con i turchi che hanno appoggiato le fazioni jihadiste dotandole di nuove armi molto sofisticate. La sofferenza cresce ogni giorno anche a causa delle sanzioni contro il Paese che pesano sulla popolazione che non ha, tra le varie cose, il gas da cucina, la benzina. La vita diventa sempre più cara a fronte di una popolazione sempre più povera”. A proposito delle sanzioni mons. Abou Khazen ha rimproverato all’Europa di non averle rimosse e di sostenere i cosiddetti gruppi moderati ribelli. “L’Europa rimuova le sanzioni. Dall’Ue ci aspettavamo molto perché centinaia di migliaia di siriani hanno studiato in Europa e conoscono la cultura europea”.

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