Crisi di governo: Elia (Meic), “frattura radicale tra forze politiche. Attenzione a rischio autoritarismo. Vigilare e lavorare per coesione sociale”

“Ieri non si è consumata solo una crisi di governo, ma si è palesata una frattura ben più grande e più radicale fra le forze politiche, specchio di una divisione che riguarda la nostra società e sta corrodendo le nostre comunità. Indubbiamente il ministro Salvini (e la Lega, non sappiamo quanto compattamente) ha prodotto uno strappo, contando di poter andare alle urne e raccogliere i consensi che in questi mesi ha saputo accrescere con gesti dirompenti e parole bellicose; in una situazione peraltro di grande debolezza dei suoi alleati e dei partiti dell’opposizione”. Così Beppe Elia, presidente nazionale del Meic, commentando la crisi di governo. “Il discorso del presidente del Consiglio Conte, la replica del ministro Salvini e gli interventi che si sono succeduti . osserva Elia – hanno reso evidente che si stanno confrontando concezioni molto diverse di stato, e che orientamenti autoritari e sovranisti si pongono ormai senza freni come opzioni possibili per il futuro del Paese. Non so cosa deciderà il presidente Mattarella, alla cui saggezza e competenza tutti si appellano, ma certamente è comprensibile (e pienamente conforme alla Costituzione) che oggi coloro che sentono con preoccupazione questa deriva istituzionale provino a ragionare insieme per dare all’Italia un governo che si riconosca intorno ai fondamenti comuni della nostra democrazia e che lavori a realizzare alcuni progetti non più rinviabili”. “A noi – conclude – il compito di vigilare, di parlare con chiarezza e mitezza, di dialogare, di aiutare a creare coesione sociale là dove si generano tensioni e conflitti” perché “stare semplicemente a guardare può divenire un peccato di omissione”.

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