Meeting Rimini: Al-Issa (Lega musulmana), “chi incita alla violenza non parla in nome dell’Islam”

“Partiamo dai punti e le virtù che ci uniscono e ribadiamo che questi valori sono capaci di favorire la pace e la compassione fra i credenti. Ogni fede non può prescindere dal riconoscimento dell’altro e da valori come la libertà, la fede nella giustizia, il rispetto. L’Islam porta un messaggio di pace e di misericordia per tutti”. Un vero e proprio appello al dialogo quello che Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, segretario generale della Lega musulmana mondiale, ha lanciato oggi dal 40° Meeting di Rimini. Il leader musulmano ha preso le distanze da ogni forma di estremismo e radicalismo: “Nessun estremista deve parlare in nome dell’Islam. Chi incita alla violenza non parla in nome dell’Islam. Si deve parlare dell’Islam nella comprensione giusta dei testi sacri e senza slogan politici. L’islam politico non rappresenta l’Islam”. Per Al-Issa, che è stato ministro della Giustizia dell’Arabia Saudita, “la fede musulmana esorta ad accettare l’altro, a comprenderlo e a fare amicizia. Non costringe nessuno. Essa è un messaggio di misericordia e non propone uno Stato politico”. Al-Issa ha dichiarato che “estremisti e fondamentalisti sono dappertutto e non hanno una religione. Ci sono, è vero, terroristi e estremisti che appartengono all’Islam ma sono isolati completamente”.

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