Venezuela: vescovi su liturgia, “centrale la formazione fin dai seminari”

Gli eccessi e gli abusi, in campo liturgico, derivano da una mancanza di formazione, più che a una cattiva volontà. È quanto emerso all’incontro di formazione liturgica per formatori nei seminari e delegati diocesani per la liturgia, promosso dalla Conferenza episcopale venezuelana (Cev), attraverso la Commissione episcopale e il dipartimento di Liturgia della Cev, nella propria sede di Caracas. Vi hanno partecipato circa quaranta persone tra sacerdoti, diaconi, seminaristi e laici. Il tema centrale è stato “Conosciamo per celebrare, celebriamo per vivere”. Si è parlato, tra l’altro, dell’applicazione della Sacrosanctum Concilium in Venezuela, dell’atto di culto e della formazione liturgica nei seminari, dell’esperienza viva della liturgia nella formazione sacerdotale, della normativa liturgica e della formazione sacerdotale.
A tenere la principale relazione è stato padre José Luis Gutiérrez, professore ordinario di Liturgia alla Pontifica Università della Santa Croce, a Roma e consultore sia della Conferenza episcopale spagnola che della Congregazione vaticana per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti. La necessità della formazione liturgica è stata il cuore dell’intervento di padre Gutiérrez, per il quale fin dal seminario “la formazione liturgica dev’essere vissuta non solo dal punto di vista teorico, ma anche da quello pratico”, con una “esperienza viva di fede”. Padre Gutièrrez ha poi invitato a non separare il binomio liturgia-pastorale, dato che “la celebrazione stessa della liturgia è in se stessa l’azione pastorale più grande della Chiesa”, posto che essa deve poi continuare nella vita.

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