Card. Bassetti: a Meeting Rimini, “giovani generazioni attratte da materialismo nichilista senza alcuna cura verso l’altro che sta nella sofferenza”

(da Rimini) “Più di ogni ideologia politica, le giovani generazioni rischiano di essere attratte da un materialismo nichilista senza alcuna cura verso l’altro che sta nella sofferenza e senza uno slancio autentico verso il futuro”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, intervenendo oggi al 40° Meeting per l’amicizia tra i popoli che si è aperto ieri a Rimini. Parlando del tema “Non fatevi rubare i sogni, sono il futuro”, sullo sfondo dell’Esortazione post-sinodale Christus vivit, il porporato ha ricordato come “da ormai molti decenni, nel discorso pubblico, è usuale parlare dei giovani attraverso un linguaggio denso di retorica e buoni sentimenti, ma con poca attenzione alla vita concreta dei ragazzi e soprattutto con un discutibile senso di responsabilità verso di loro. Quando parlo di vita concreta mi riferisco ovviamente ad una vita piena in cui la dimensione spirituale ha un peso importante”. Per il presidente della Cei “il desiderio di successo personale, di farsi dio di se stessi e di possedere somme ingenti di denaro rappresentano i grandi miti della nostra società. Oggi, molti giovani, condizionati da una società edonista che troppo spesso banalizza le amicizie e i rapporti umani, conducono una vita individualistica che non permette di apprezzare, fino in fondo, il senso del ‘vivere insieme’”. È questo, secondo il card. Bassetti, “uno snodo decisivo: occorre restituire il significato profondo del concetto di relazione. Perché è solo attraverso la relazione con gli altri che un giovane può diventare parte di un corpo vivo: di una famiglia, di una comunità cittadina, di una scuola, di un’associazione e di una comunità ecclesiale”. Così come lo è stata Paola Bonzi, la fondatrice del Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli di Milano, da poco scomparsa, che, ha ricordato il card. Bassetti, “ha incarnato la dimensione della fede, la capacità di sognare e la capacità concreta di aiutare le giovani donne e i piccoli. È stata capace di ridare il sorriso alle mamme e di dare la vita a migliaia di bambini. A Paola che ha dedicato la sua vita interamente ai giovanissimi vorrei dire, a nome mio e della Chiesa italiana, grazie per tutto quello che hai fatto”.

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