Papa Francesco: a Meeting di Rimini, “sia luogo ospitale dove le persone possano ‘fissare i volti'”

“Il Santo Padre Francesco auspica che il Meeting sia sempre un luogo ospitale, in cui le persone possano ‘fissare dei volti’, facendo esperienza della propria inconfondibile identità. È il modo più bello per festeggiare questo anniversario, guardando avanti senza nostalgie o paure, sempre sostenuti dalla presenza di Gesù, immersi nel suo corpo che è la Chiesa”. Lo si legge in un messaggio di Papa Francesco, a firma del segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin, indirizzato al vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, in occasione della quarantesima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, che si apre domani a Rimini sul tema “Nacque il tuo nome da ciò che fissavi”. “Saremo “originali” se il nostro volto sarà lo specchio del volto di Cristo risorto – aggiunge il Pontefice -. E questo sarà possibile se cresciamo nella consapevolezza a cui Gesù invitava i suoi discepoli”. Nella parole del Papa “l’origine della gioia profonda che niente e nessuno ci può togliere”, cioè il fatto che “il nostro nome è scritto nei cieli, e non per i nostri meriti, ma per un dono che ciascuno di noi ha ricevuto con il Battesimo”. “Un dono che siamo chiamati a condividere con tutti, nessuno escluso. Questo significa essere discepoli missionari”. Infine, l’auspicio che “la memoria grata di questi quattro decenni di impegno alacre e di creativa opera apostolica possa suscitare nuove energie, per la testimonianza della fede aperta ai vasti orizzonti delle urgenze contemporanee”.

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