Ferragosto: mons. Parmeggiani (Tivoli), “l’Assunzione di Maria rende i fedeli partecipi della gioia totalizzante della vita eterna”

Si è rinnovata oggi a Tivoli la tradizionale processione dell’Inchinata, risalente al Medioevo e che la sera della vigilia dell’Assunzione porta un’antica icona del SS. Salvatore per le strade della città, accompagnata dal vescovo, mons. Mauro Parmeggiani, e da migliaia di fedeli. In alcuni punti del centro, l’immagine si ferma simbolicamente e l’assemblea prega per il papa, la salvezza della città, il perdono dei peccati, i defunti, i malati (con una visita del vescovo ai degenti in ospedale). All’arrivo davanti alla chiesa di S. Maria Maggiore, avviene “l’incontro” con l’icona della Madonna delle Grazie e il reciproco inchino delle immagini sacre. “Voglio che anche questi uomini e queste donne di Tivoli, del 2019, partecipino della vita eterna dove prima ho assunto mia Madre, Maria, e poi nell’ultimo giorno verranno tutti”: nelle parole di mons. Parmeggiani, il messaggio di Cristo sul mistero dell’Assunzione di Maria. La riflessione si sofferma poi su vita ed eternità. “Molti oggi sono interessati al presente, ma credere nella vita eterna pare un ostacolo perché esige coerenza al Vangelo – osserva il vescovo di Tivoli e di Palestrina – Si parla di qualità della vita e, se non è assicurata al cento per cento, si pensa di potervi porre fine, dimenticandosi che è dono di Dio dal concepimento alla morte naturale”. E conclude: “La vita eterna è il momento colmo di appagamento in cui la totalità ci abbraccia e noi abbracciamo la totalità. È la vita in senso pieno, un immergerci nella vastità dell’essere, mentre siamo sopraffatti dalla gioia”.

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