Sud: Svimez, “urgente un piano straordinario di investimenti sulle infrastrutture sociali”

“L’indebolimento delle politiche pubbliche nel Sud incide significativamente sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini. Il divario nei servizi è dovuto soprattutto ad una minore quantità e qualità delle infrastrutture sociali e riguarda diritti fondamentali di cittadinanza: in termini di sicurezza, di adeguati standard di istruzione, di idoneità di servizi sanitari e di cura”. Per questo – afferma la Svimez nelle anticipazioni del Rapporto 2019 – è urgente “un piano straordinario di investimenti sulle infrastrutture sociali del Mezzogiorno”. “Le carenze strutturali del sistema scolastico meridionale insieme all’assenza di politiche di supporto alle fasce più deboli della popolazione, in un contesto economico più sfavorevole – rileva la Svimez – determinano dal 2016, per la prima volta nella storia repubblicana, un peggioramento dei dati sull’abbandono scolastico”. Il numero di giovani che, conseguita la licenza media, resta fuori dal sistema di istruzione e formazione professionale raggiunge nel Sud il 18,8%, con punte oltre il 20% in Calabria, Sicilia e Sardegna. Nel comparto della sanità il divario emerge già nell’offerta di posti letto ospedalieri: 28,2 posti letto di degenza ordinaria ogni 10 mila abitanti al Sud, contro 33,7 al Centro-Nord. Tale divario diviene macroscopicamente più ampio nel settore socio-assistenziale, in particolare nei servizi per gli anziani: per ogni 10 mila utenti con più di 65 anni, 88 usufruiscono di assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari al Nord, 42 al Centro, appena 18 nel Mezzogiorno.

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