Università Cattolica: ricerca Transcrime, “ogni anno 132 miliardi di sigarette trafficate illegalmente in Europa, Nord Africa, Medio Oriente e Asia centrale”

“Ogni anno 132 miliardi di sigarette vengono trafficate illegalmente per essere consumate in 57 Paesi situati in Europa, Nord Africa, Medio Oriente e Asia centrale. Questa cifra corrisponde al 10% del loro consumo totale”. I dati emergono dalla ricerca “Ittp Nexus in Europe and Beyond”, pubblicata oggi e condotta da “Transcrime – Università Cattolica del Sacro Cuore”. Lo studio individua e quantifica i flussi illeciti di sigarette verso i Paesi dell’Unione europea che attraversano il Nord Africa, il Medio Oriente e l’Asia centrale ed evidenzia le connessioni esistenti tra questi flussi e la struttura politica, legislativa e socio-economica dei Paesi che attraversano. Tramite questo processo, la ricerca mette in luce i fattori che agevolano il traffico transnazionale illecito di sigarette.
Secondo il rapporto, “le sigarette illecite consumate nell’Unione europea provengono da 128 Paesi dislocati in 5 continenti e la maggior parte di queste proviene da Paesi situati fuori dall’Ue. Oltre il 20% delle sigarette proviene dai Paesi dell’Europa orientale (principalmente Ucraina e Bielorussia) e quasi il 40% da regioni extraeuropee, soprattutto dal Medio Oriente (Emirati Arabi Uniti) e dal Nord Africa (Algeria)”. I cittadini dell’Unione europea, rivela la ricerca, “consumano annualmente quasi 55 miliardi di sigarette illecite” e “i trafficanti sfruttano numerosi percorsi per trasportare le sigarette da un Paese all’altro. Si registrano quasi 900 collegamenti diversi tra i 150 Paesi coinvolti nel traffico transnazionale di sigarette”. In particolare, “i flussi illeciti di sigarette diretti in Europa possono essere raggruppati in tre rotte principali: la rotta Nord-Orientale (Bielorussia, Moldavia, Russia, Ucraina); la rotta dei Balcani; la rotta del Maghreb”. Non solo: “I conflitti armati, la corruzione, la tolleranza verso il traffico e il consumo di sigarette illecite, gli accordi di libero scambio e la vulnerabilità delle zone di libero scambio rispetto alle attività criminali sono solo alcuni dei fattori che hanno un impatto significativo sul traffico illecito di sigarette”.
“I risultati di ‘Ittp Nexus in Europe and Beyond’ sottolineano l’importanza di un approccio olistico che coinvolga più paesi e contrasti contemporaneamente la domanda, l’offerta e il trasporto illecito di sigarette. Lo scopo dello studio è accrescere la consapevolezza sulle caratteristiche e le determinanti del traffico globale di sigarette per contribuire alla previsione e alla prevenzione di questo crimine. Inoltre, la metodologia adottata da questo studio potrebbe essere utilizzata per analizzare altri mercati illeciti transnazionali e attività criminali come il traffico di droga o di armi”, commenta Ernesto Ugo Savona, direttore di Transcrime.

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