“Dobbiamo edificare il futuro della Casa del nostro territorio per quelli che verranno dopo di noi. Ogni scelta, ogni decisione deve avere come criterio e prospettiva il futuro del nostro territorio”. Questo il mandato che mons. Gianfranco De Luca, vescovo di Termoli-Larino, ha affidato ieri sera agli amministratori locali in occasione delle solenni celebrazioni per il settimo anniversario della concattedrale di Larino. Al termine della messa, concelebrata insieme a mons. Gaetano Di Pierro (vescovo residenziale di Moramanga, in Madagascar) e del clero diocesano, mons. De Luca ha scoperto nella cattedrale una lastra marmorea a ricordo dell’evento e ha rivolto un accorato invito agli amministratori locali “a pensare, attraverso il dialogo e il confronto, un patto per la crescita del territorio oltre i campanilismi e gli interessi di parte e le appartenenze politiche”. Il vescovo di Termoli-Larino ha ricordato i recenti appelli per il diritto alla salute e l’attenzione che la diocesi verso “le urgenze legate alle infrastrutture, al lavoro, all’agricoltura, alle piccole aziende, al mondo giovanile, allo spopolamento, la calo demografico e al lento ma inesorabile abbandono di tanti centri abitati”. “Non accontentiamoci di vivere nel e del presente – ha aggiunto mons. De Luca –, né tanto meno possiamo continuare a stigmatizzare colpe e responsabilità passate. Un nuovo giorno ci attende, fatto certamente di luce, vita e calore per tutti. Consegno idealmente questo mandato a tutti voi, rappresentanti delle istituzioni locali, perché si rinnovi quella stessa coscienza dei vostri antenati. È come un nuovo patto che viene sancito tra noi in questo sacro luogo, un patto di cui si fa garante il testimone della nostra fede, il Signore Gesù”.