Israele: Wcc chiede rettifica al New York Times, “mai chiesto un boicottaggio economico dello Stato di Israele”

Il World Council of Churches (Wcc) ha richiesto la rettifica di un articolo del New York Times che elenca il Wcc tra i sostenitori del Movimento per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (Bds) contro Israele. L’articolo di David M. Halbfinger, Michael Wines e Steven Erlanger, è apparso nell’edizione del 27 luglio. “L’articolo è falso”, dice Marianne Ejdersten, direttore della comunicazione dell’organismo ecumenico con sede a Ginevra. “Il Wcc non ha mai chiesto un boicottaggio economico dello Stato di Israele ma lavora con le Chiese e altre organizzazioni per una giusta pace in Palestina e Israele attraverso tutti i possibili mezzi non violenti, politici e diplomatici”. In una nota diffusa questa mattina, il Wcc tiene a ricordare che il Consiglio ecumenico ha sostenuto lo Stato di Israele sin dalla sua istituzione nel 1948 ed ha sempre lavorato per “la fine della violenza, il ripudio di tutte le forme di antisemitismo, la fine degli insediamenti illegali nei Territori Palestinesi Occupati” e per una soluzione al conflitto basata sui “due Stati”. “Il Wcc – si legge nella nota – non promuove boicottaggi basati sulla nazionalità in questo o in qualsiasi altro contesto. Né sposa le misure economiche contro Israele. Tuttavia, ha una posizione politica di lunga data a favore del boicottaggio di beni e servizi provenienti dagli insediamenti (considerati a livello internazionale come illegali) dai territori palestinesi occupati”.

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