Bambini e carcere: rinnovato l’accordo tra Telefono Azzurro e Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria

“Tutelare i diritti dei bambini e adolescenti coinvolti in situazioni di detenzione genitoriale, garantendo loro una crescita sana ed equilibrata”. Sono questi gli obiettivi del progetto “Bambini e carcere” sostenuto dai volontari di Telefono Azzurro e reso possibile grazie alla collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia. Oggi – informa Telefono Azzurro – è stato rinnovato l’accordo con la firma del Protocollo di intesa che regola le attività dell’associazione nelle strutture carcerarie di tutta Italia. Si stima che in Italia i bambini e gli adolescenti separati da un genitore adulto, che ogni anno entrano in carcere per incontrarlo, sono circa 70.000. Dalle statistiche del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, nel 2018 la popolazione carceraria ammonta a 59.655. Circa 26.364 di questi sono anche genitori e sono 52 i bambini, fra gli 0 e i 6 anni, che vivono negli Istituti di prevenzione e pena con le proprie madri. Il progetto “Bambini e carcere” – spiega Telefono Azzurro – ha come obiettivi prioritari la promozione di uno sviluppo adeguato del bambino che si trova inserito in una situazione di detenzione. Per fare questo, l’attività di sostegno si muove in due direzioni: la fase del “Nido” che consente ai bambini di trascorrere i primi anni (0-6) con la mamma in carcere in una situazione affettiva, logistica ed organizzativa a misura di bambino, e la “Ludoteca” per attenuare l’impatto con la dura realtà carceraria. Sono stati oltre 12.000 i bambini e i ragazzi seguiti nel 2018 dalle attività del progetto, attraverso la costante presenza di 240 volontari adeguatamente formati e preparati, in 24 Istituti di prevenzione e pena, dislocati in 21 città e 10 Regioni italiane.

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