Asso 25: mons. Staglianò (Noto), “accoglienza più grande di quanto la politica voglia progettare e attuare”

“La Chiesa italiana ha l’opportunità di mostrare con concretezza che non fa solo parole o elargisce solo pii consigli: chiede in nome del Vangelo di accogliere e integrare i migranti e si mette a disposizione per fare la sua parte nel trattare questa gente come persone umane”. Lo afferma il vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, che è anche delegato della Conferenza episcopale siciliana per le migrazioni, in merito allo sbarco nel porto di Pozzallo della nave commerciale Asso 25, con 60 uomini e due donne a bordo, salvati in acque maltesi. “Per noi cristiani – segnala il presule – non è solo un problema di carità, ma soprattutto una questione di giustizia che condividiamo con tutti quanti”. Secondo mons. Staglianò, “l’attuale fenomeno migratorio urge che diventiamo più sensibili alla giustizia e se giusto è ‘dare a ciascuno il suo’, bisogna, con responsabilità di coscienza umana, capire che ‘molto di quello che ho, ed è mio, appartiene all’altro, anche al migrante che giunge sulle nostre coste’”. Richiamando la “comune umanità”, il vescovo incoraggia l’impegno all’“accoglienza generosa”, in nome della giustizia che “per un cattolico cristiano si espande nell’eccedenza di un amore sconfinato, capace di attuare una giustizia ‘superiore’, più grande di quanto la Civitas e la politica possano e vogliano progettare e attuare”. “Accogliere i migranti è un dovere evangelico: Dio vuole l’accoglienza integrata dei migranti”.

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