Romania: mons Jakubinyi (Alba Iulia), messaggio dopo la visita del Papa. “Camminare insieme, nella diversità”

“Come pastore di questo ‘popolo fedele’ vorrei esprimere tutta la nostra gratitudine verso Papa Francesco per essere venuto a trovarci ‘attraversando la Transilvania tutta’, apprezzandone la bellezza”. È mons. Gyorgy-Miklos Jakubinyi, arcivescovo di Gyulafehervar (Alba Iulia), a indirizzare oggi un messaggio di gratitudine a Papa Bergoglio alla luce del viaggio apostolico in Romania dello scorso 31 maggio-2 giugno, con diverse tappe nel Paese. “In occasione dell’annuale pellegrinaggio di Pentecoste”, “assicuriamo il successore di Pietro delle nostre preghiere davanti alla Vergine di Csiksomlyo, che egli ha voluto onorare con la Rosa d’oro”, afferma il vescovo. Nel messaggio si legge ancora: “Celebrando la santa messa al santuario di Csiksomlyo (Sumuleu Ciuc) il 1° giugno, Papa Francesco ha confermato ‘nella fede e nelle virtù degli antenati’ quel ‘popolo fedele che in mezzo alle sue tribolazioni non si stanca di cercare la fonte d’acqua’”. “Con i fedeli presenti, soprattutto cattolici di rito latino, di lingua ungherese, provenienti dalla diocesi di Alba Iulia e dalle altre diocesi latine della Transilvania, nonché dall’Ungheria e da altre regioni, abbiamo chiesto al Signore e alla Vergine Maria ‘la grazia di trasformare vecchi e attuali rancori e diffidenze in nuove opportunità per la comunione’”. “Consapevoli che ‘l’unità non toglie le legittime diversità’ (Udienza generale del 5 giugno), e fortificati dall’appello del Santo Padre “per il rispetto delle persone di qualsiasi etnia, lingua e religione’, confermiamo la nostra disponibilità a ‘fare un processo di avvicinamento tra etnie e confessioni religiose’, offrendo e chiedendo a nostra volta ‘la mano tesa, l’ascolto dell’altro’ per poter effettivamente ‘camminare insieme’”.

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