Cambiamenti climatici: Save the Children, entro il 2050 circa 143 milioni di persone costrette a spostarsi. Oltre la metà nell’area dell’Africa sub-sahariana

“I cambiamenti climatici e i disastri naturali saranno la prima causa di migrazione forzata entro i prossimi anni. Si stima che entro il 2050 circa 143 milioni di persone saranno costrette a spostarsi all’interno del proprio Paese per ragioni legate al clima e di questi, oltre la metà, sono nell’area dell’Africa sub-sahariana”. È questo l’allarme lanciato oggi da Save the Children che, in una nota, avverte: “In particolare il Corno d’Africa è una delle zone più colpite da carestie a causa della prolungata siccità e la popolazione, già sofferente, rischia di veder aggravare ulteriormente una crisi alimentare che la affligge da anni e in paesi come Somalia, Etiopia e Kenya la situazione sta peggiorando velocemente. I bambini sono tra i più vulnerabili – i genitori non riescono a sostenere i propri figli, le scuole vedono ridurre l’approvvigionamento dell’acqua, aumenta il rischio di malattie e le bambine spesso vengono costrette a fare lunghi tragitti a piedi per trovare l’acqua, subendo anche violenze”.
Gli Stati di questa regione erano abituati ad avere un anno di siccità ogni dieci anni, invece nell’ultima decade, hanno subito più di 3 siccità e altrettante inondazioni e stanno subendo gli effetti del cambiamento climatico tutti i giorni.
“L’impatto dei cambiamenti climatici ha delle cause dirette sulla scarsità di cibo e acqua – ha spiegato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children –, ma ne può avere di devastanti a causa delle emergenze ambientali che ne scaturiscono, come le alluvioni come la recente che ha devastato intere zone del Mozambico. In tali situazioni, i bambini, sono ancora una volta i più vulnerabili, devono abbandonare le proprie case, viene loro spesso precluso l’accesso alla scuola, si ammalano perché costretti a vivere in ambienti insalubri, esposti al rischio di abusi e spesso separati dalle loro famiglie”.

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