Migranti: i 23 profughi sbarcati a Genova e accolti da diocesi lombarde. Gualzetti (Caritas Ambrosiana), “dai vescovi attenzione alle persone”

“Questa vicenda dimostra ancora una volta che, piuttosto che fare propaganda, la politica deve esercitare il suo compito che è quello di trovare delle soluzioni lungimiranti e condivise”. Lo dichiara Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, a proposito dei 23 profughi arrivati nei giorni scorsi, a Milano, dopo essere stati sbarcati dal pattugliatore Cigala Fulgosi a Genova e assegnati da Caritas Italiana alle diocesi lombarde. “Si preferisce alzare la voce, ingaggiare braccio di ferro con i nostri vicini di casa, giocando cinicamente sulla pelle di disperati – osserva Gualzetti -, piuttosto che individuare nuove regole lungimiranti, condivise nelle sedi opportune, che sono le istituzioni europee”. Il risultato è che “ogni volta si ripete la stessa storia”. “L’estate scorsa era la Diciotti, il mese scorso Genova. Ora abbiamo il caso Sea Watch che mette tutti di fronte all’imperativo di soccorrere e poter mettere in sicurezza immediatamente i naufraghi, rispettando gli impegni del diritto internazionale che pone al primo posto la salvaguardia della vita”. “In questa latitanza, dobbiamo essere grati ai nostri vescovi che così come negli ultimi anni continuano a offrire strutture e soldi, anche in questo momento difficile, per tentare di risolvere i problemi guardando soprattutto alle persone”.

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