Giornate dell’editoria cattolica: Morris (Canvas 8), dalla “bibliomania” allo “tsundoku”. “La sfida più grande è produrre in digitale”

“Per gli editori cattolici la sfida più grande è produrre in digitale”. Ne è convinto Nick Morris, fondatore di “Canvas 8”, una realtà che aiuta le aziende a tarare la propria offerta sulle esigenze e le aspettative dei consumatori, intervenuto oggi alle Giornate internazionali dell’editoria cattolica, in corso a Roma fino a domani per iniziativa del Dicastero per la Comunicazione, in collaborazione con l’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali. “Il 1994, anno di nascita di Amazon, sembrava aver segnato la morte dei libri, la fine dell’editoria”, ha detto l’esperto: “Oggi, invece, possiamo dire che il kindle non solo non ha distrutto l’editoria, ma è passato dall’essere un dispositivo all’essere una piattaforma”. “Se si vuole migliorare la comunicazione, prima bisogna conoscere il proprio pubblico”, la ricetta di Morris, che ha fatto notare come “dal 2017, l’anno delle fake news, le vendite dei giornali sono aumentate”, segno che la “credibilità” è una merce ancora ricercata dagli utenti della rete. Il 1994 – la fotografia scattata dal relatore – era ancora l’anno della “bibliomania”, con i libri che riempivano i nostri scaffali, ora invece è il momento del “tsundoku”, neologismo che indica la tendenza sempre più attuale ad accumulare libri, magari sul nostro comodino, ma senza leggerli. Morris ha parlato anche della “fatica del digitale”, dovuta al fatto che “riceviamo stimoli dappertutto e senza sosta, sui nostri cellulari, pc, kindle… Passiamo tra le 9 e le 10 ore al giorno connessi ad un device: una media molto elevata, che varia da Paese a Paese e per fasce di età, ma che certamente determina una sorta di dipendenza rispetto ai media”. “Una società diventa più digitale quando creiamo modi analogici, tangibili, per essere comunicatori”, la provocazione lanciata da Morris agli editori cattolici, chiamati a “ripensare la propria posizione” tenendo conto dei nuovi prodotti digitali, come lo “smartbook”, il libro intelligente che “risponde alla fluidità dello stile di vita delle persone” o il “custom book”, il libro personalizzato, ad esempio per bambini, che può cambiare a seconda dell’età di chi vuole avere l’accesso ad esso. Un “fenomeno da prendere in considerazione”, per l’editoria cattolica, secondo il fondatore di “Canvas 8” è anche la religione in rete, con alcuni pastori che su Instagram registrano migliaia di followers.

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