Diocesi: mons. Caiazzo (Matera), “la Madonna della Bruna ci aiuta a capire che la cultura è accoglienza e carità”

“La Madonna della Bruna, nell’anno della Cultura Europea 2019, varca la soglia della cattedrale e ripercorre le strade di una storia abitata da una umanità in festa che si fa ponte per accogliere ogni cultura, ogni religione, ogni tradizione e la riveste di quella vita divina che Maria porta dentro di sé”. Lo scrive mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina, nel messaggio per la festa delle Madonna della Bruna, che ricorre il 2 luglio e che l’arcidiocesi celebra con due settimane di eventi. “La comunità cristiana di Matera, nell’anno speciale e unico che sta vivendo, sta dilatando il proprio cuore, accogliendo i tanti volti che esprimono, anche nei loro costumi, lingue, religioni, la multiculturalità e la spiritualità”, prosegue l’arcivescovo. A proposito della pietà popolare, mons. Caiazzo rileva: “La nostra devozione alla Madonna della Bruna, in un crescendo di armonia tra fede e cultura, ci aiuta a capire che cultura è soprattutto carità. È lei, la Madre, che continua a mettersi in cammino portando dentro di sé la Parola che si è fatta carne per servire la storia attuale, l’uomo nelle sue fragilità”. Ribadendo la necessità di una catechesi costante e rinnovata a sostegno della vita religiosa, l’arcivescovo conclude: “Ancora oggi la Madonna della Bruna ci invita a seguirla per le strade della nostra città che rappresentano quelle dell’umanità intera, intrecciando relazioni umane che aiutino a crescere nella fede che annunciamo, nella speranza che sostiene, nella carità che si fa vicinanza ad ogni uomo”.

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