Festival Arte e Fede: Lardani (direttore artistico), “abbiamo cercato di provocare domande anziché dare risposte” per “suscitare un processo di conversione”

“Gli eventi del Festival hanno cercato di provocare domande anziché dare risposte, per suscitare liberamente desideri, emozioni, idee e (in)decisioni di cambiamento, in un processo di conversione che è poi lo stesso attraverso il quale si realizza l’Eucaristia”. Con queste parole il direttore artistico del Festival Arte e Fede, Alessandro Lardani, riassume, in un comunicato diffuso oggi, la 14ª edizione che si è conclusa domenica a Orvieto. Dodici gli appuntamenti che hanno scandito l’appuntamento di quest’anno. “Conversioni: desideri e (in)decisioni del cambiamento” il tema che ha fatto da filo conduttore. Partendo dall’incontro di spiritualità con padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte in Firenze, passando per l’anteprima del film “Solo cose belle” e attraverso il sapiente e lirico umorismo di Giovanni Scifoni, fino ad arrivare al dono dell’inquietudine di don Fabio Rosini, gli eventi in programma hanno segnato un campo aperto di “conversioni”, che ognuno ha potuto e potrà liberamente intraprendere o meno, nel tentativo di “svoltare” e dare un senso alla propria vita. Perché, al dunque, non esiste una sola conversione, come sarebbe facile pensare: quella spirituale o religiosa di chi non crede e che ad un certo punto della propria esistenza trova o ritrova la via della fede. La conversione è un gesto quotidiano, intimo, un rinnovamento costante di sé che spetta a tutti e coinvolge soprattutto la sfera dei desideri, gli elementi intellettuali, emotivi e volitivi della propria persona. Tutt’altro che casuale la coincidenza tra la festa del Corpus Domini e l’ultima giornata del Festival. “Nell’Eucaristia – sottolinea Lardani – la sostanza del Corpo di Cristo prende il posto della sostanza del pane. In questo senso la festa del Corpus Domini rappresenta una festa provocante, perché ci trasforma e il Festival ha voluto che lo fosse altrettanto culturalmente”. Da 15 anni (contando anche l’edizione Zero) sotto la direzione artistica di Alessandro Lardani, il Festival è organizzato e promosso dall’associazione culturale Iubilarte, in stretta collaborazione con il comune di Orvieto e con la diocesi di Orvieto–Todi.

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