Estate: mons. Tisi (Trento), “la qualità delle relazioni non si presta a operazioni di marketing”

“La qualità delle relazioni non si presta a operazioni di marketing, non sta dentro un pacchetto vacanza. Ѐ un valore aggiunto non monetizzabile”. Lo scrive l’arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, nel suo messaggio agli ospiti del Trentino all’inizio dell’estate. Un periodo in cui “per molti di voi si tratta di riannodare i fili di relazioni che per il resto dell’anno rischiano talora di sfilacciarsi nel vortice della quotidianità”. Relazioni sia con “i propri cari, ma anche con chi vi ospita in strutture e comunità dove tornate da tanti anni”. Il riferimento è a “strette di mano e intese di sguardi che si rinnovano, nel segno di un’ospitalità dove i rapporti umani vengono ben prima di una vetta che si staglia nel cielo terso o di uno specchio d’acqua da bandiera blu”. Nel tradizionale indirizzo di saluto “stagionale”, il presule invita a considerare le relazioni anche come “legami con i luoghi”, osservando in particolare le conseguenze della tempesta Vaia: “Poche ore di vento impetuoso hanno portato lutti nelle case dei trentini e prodotto sul territorio alpino ferite difficilmente rimarginabili – ricorda mons. Tisi -: quattordici milioni di alberi abbattuti impoveriscono un orizzonte, interrompono un sentiero, minano alla radice la biodiversità”. Per questo motivo, l’arcivescovo richiama anche i turisti a una forma di “restituzione”: non dimenticare quei luoghi, aiutandoli a “riappropriarsi della loro poesia vitale”. “In fondo – conclude – è un dono ‘da Dio’: essere anche noi attori della creazione”.

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