Sla: Anelli (Univ. Cattolica), “Biobanca agevolerà ricerca e cura malati”. Fontana (NeMO), “al centro la persona”

“Il confronto con la malattia colpisce la sensibilità di chiunque, le realtà economiche e industriali si associano con la realtà scientifica per uno sforzo sulla ricerca, perché nessuna malattia è incurabile, ma serve investire nella ricerca. Confido che la Biobanca agevolerà la ricerca e sarà di supporto alla ricerca di una cura per i malati di Sla”. Così il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli, intervenuto all’inaugurazione, presso  la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, della Biobanca nazionale sulla Sla, la prima in Italia completamente dedicata alla ricerca scientifica su questa patologia e accessibile a tutti i ricercatori del mondo. La Biobanca è stata realizzata da Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica), in collaborazione con la Fondazione Gemelli Irccs e Biorep Gemelli Biobank. Alla cerimonia è intervenuto il premier. “Siamo felici di aver accolto al Centro Clinico NeMO il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e di aver fatto conoscere il nostro modello di presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari. NeMO pone al centro ogni giorno il bisogno della persona, mantenendo sempre lo sguardo rivolto al futuro. E oggi, con la nascita della prima Biobanca nazionale per la ricerca sulla Sla, non possiamo che festeggiare un importante passo avanti nella ricerca. Una ricerca che parte dal contributo e dal valore di ogni persona che vive la malattia”, ha detto il presidente dei Centri Clinici NeMO, Alberto Fontana. La Biobanca è stata pensata non solo per poter ricevere e stoccare i campioni biologici dai centri di ricerca, secondo criteri standard ottimali per la ricerca scientifica, ma anche per poterli condividere e inviare ai ricercatori che ne fanno richiesta. Sarà stilato un catalogo con i campioni stoccati, consultabile dagli scienziati italiani e stranieri e potrà essere gestito anche l’invio dei tessuti ai centri di ricerca, sempre nel rispetto dei criteri di corretta conservazione dei campioni. La creazione e l’avvio delle attività della Biobanca sono stati possibili grazie ad una donazione di 300mila euro di Selex Gruppo commerciale, terza realtà italiana della distribuzione moderna.

 

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