Consiglio europeo: lavori in corso tra i 28 leader. Stallo sulle nomine, forse un summit straordinario

Bruxelles, 20 giugno: il premier Giuseppe Conte a colloquio con Donald Tusk

(Bruxelles) Come sempre accade, le voci si rincorrono al Consiglio europeo. I capi di Stato e di governo, riuniti in “conclave” il 20 e 21 giugno a Bruxelles, devono fra l’altro decidere le alte cariche dell’Unione (i presidenti di Commissione, Consiglio europeo, Banca centrale e Alto rappresentante per la politica estera) e non si intravvede per ora un accordo. Già si parla di un Consiglio straordinario la prossima settimana. Sbiadisce, nel frattempo, il nome del popolare tedesco Manfred Weber per il ruolo di presidente dell’esecutivo; prende quota invece, e circola con insistenza, il nome di Angela Merkel come possibile guida della Commissione oppure del Consiglio europeo, anche se la diretta interessata non mostra particolare interesse per questi compiti. Il Consiglio deve definire a maggioranza qualificata sul nome del sostituto di Jean-Claude Juncker, e lo dovrebbe fare prima del 2 luglio, giorno dell’insediamento a Strasburgo del Parlamento europeo, che sarà poi chiamato a votare la fiducia allo stesso capo del Collegio dei commissari. A proposito delle euronomine, il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha dichiarato: “Ieri ero cautamente ottimista. Oggi sono più cauto che ottimista”. Fitta la serie di incontri bilaterali per discutere di “top job”, il più rilevante dei quali sembra essere stato, come sempre, quello tra Angela Merkel, cancelliera tedesca (“non è detto che troveremo oggi i nomi”), ed Emmanuel Macron, presidente francese. Il summit proseguirà fino a notte e riprenderà domattina con un vertice dell’Eurozona allargato a tutti i leader Ue.

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