Venezuela: i vescovi a fianco delle famiglie vittime di tratta. “Fare chiarezza su imbarcazione sparita con 28 persone”

“Lottiamo contro la compravendita di bambini, donne e uomini come schiavi per essere destinati all’accattonaggio, alla prostituzione o al lavoro forzato”: è l’impegno ribadito dalla Commissione Giustizia e pace della Conferenza episcopale venezuelana, che ha incontrato i familiari delle 28 persone sparite a Güiria, nello Stato di Sucre, mentre navigavano con una imbarcazione verso l’isola di Trinidad e Tobago. La Commissione ha accertato, insieme alle famiglie, “che la maggioranza delle persone sparite in questa occasione erano donne contattate da persone che hanno offerto loro lavoro e migliori condizioni di vita nell’isola”. Nel mese di maggio è sparita in mare un’altra imbarcazione. Mons. Roberto Lückert, arcivescovo emerito di Coro e presidente della Commissione Giustizia e pace, e don Saul Ron Braasch, vicario generale della stessa Commissione, notano “con preoccupazione l’aumento di questo tipo di fatti non solo nella zona orientale del Paese ma anche nelle zone frontaliere di Falcon, Brasile e Colombia, dove operano gruppi di delinquenti che mettono in pericolo la vita e l’integrità fisica e la dignità delle donne, specialmente giovani e minorenni”, lasciando nella disperazione i familiari. La Commissione Giustizia e pace chiede perciò alle autorità di “investigare, perseguire, processare e condannare i responsabili dei crimini di tratta delle persone, garantire alle famiglie delle vittime l’accesso diretto e senza nessun ostacolo ai corpi di sicurezza dello Stato e agli organi giudiziari, per esporre i propri casi e ricevere giustizia senza alcun ritardo”. La Commissione e la Caritas continueranno a seguire ed accompagnare i familiari per fare chiarezza sull’accaduto.

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